Studio nazionale sul Governo elettronico 2022
Lo studio nazionale sul Governo elettronico pubblicato il 10 maggio 2022 conferma la tendenza: la domanda di servizi digitali offerti dalle autorità rimane elevata. Dal sondaggio rappresentativo condotto presso la popolazione, le imprese e l’amministrazione emerge che la domanda di servizi elettronici supera l’attuale offerta.
Rapporto breve
Il rapporto breve è una sintesi del rapporto sullo studio nazionale sul Governo elettronico 2022.
Rapporto generale
Il rapporto generale, oltre a informazioni dettagliate sull’offerta e sulla domanda di servizi elettronici delle autorità e degli enti, include anche altri argomenti come la conoscenza delle pagine web di autorità ed enti o l’analisi delle basi giuridiche esistenti per le loro transazioni elettroniche.
L’utilizzo dei servizi online è sempre maggiore
Il 52 per cento (+ 5 % rispetto al 2018) degli intervistati con accesso a Internet ha già usufruito dei servizi online offerti dalle autorità. Il 38 per cento (-8 % rispetto al 2018) finora non vi ha ancora fatto ricorso.
Diversi utilizzi dei servizi online
- La percentuale di intervistati che ha già effettuato operazioni online con le autorità è significativamente più alta nella Svizzera tedesca (52 %) e nella Svizzera occidentale (55 %) che nella Svizzera italiana (32 %), nonostante l’offerta sia simile in ogni regione del Paese.
- Si può notare un leggero divario città/campagna: il 53 per cento degli abitanti delle città ha già usato almeno una volta un servizio online. Nelle zone rurali, è il caso solo per il 47 per cento degli intervistati.
- Perlopiù i servizi digitali delle autorità vengono utilizzati dalla fascia di età tra i 25 e i 54 anni (55 %), seguita dalla fascia tra i 55 e i 64 anni (49 %) e dalle fasce dai 18 fino ai 24 anni e dai 65 ai 70 anni (rispettivamente il 46 % e il 43 %).
Le possibilità di contatto per via elettronica si stanno imponendo
La popolazione contatta le autorità e gli enti prevalentemente per e-mail o attraverso portali e non più per telefono o allo sportello. Per l’utilizzo dei servizi digitali, gli intervistati auspicano un’assistenza (rapida) online (modulo online, chat, e-mail).
Il supporto online è aumentato significativamente a tutti i livelli amministrativi: Rispetto al 2018, quasi fino al 25 % di punti percentuali. Probabilmente ciò è dovuto alle chiusure imposte dall’epidemia di Covid-19 e all’obbligo di lavorare da casa.
La domanda di servizi online supera l’offerta
- Gli intervistati più giovani, di sesso maschile e/o abitanti in città sono più propensi ad un ampliamento dei servizi elettronici rispetto agli intervistati più anziani, di sesso femminile e/o abitanti nelle zone rurali.
- Maggiore è l’utilizzo di Internet, maggiore è il desiderio di un ampliamento dell’offerta online.
- Tra le aziende, l’interesse ad un ampliamento di questi servizi è prevalente presso quelle con sede in spazi urbani e quelle che utilizzano frequentemente Internet. Il desiderio di ampliamento è direttamente proporzionale alle dimensioni dell’azienda.
- Anche le autorità ritengono che sia necessario estendere la loro offerta digitale: il 64 per cento delle autorità cantonali e il 47 per cento delle autorità federali sono del parere che essa vada fortemente ampliata. Solo una minima parte dei comuni (il 13 %) sente la necessità di una forte estensione, anche se è in questa categoria che popolazione e aziende identificano maggiormente un potenziale di sviluppo
Servizi elettronici di prima categoria
- Il servizio elettronico più utilizzato tra quelli offerti dalle autorità svizzere continua ad essere la dichiarazione d’imposta elettronica. Il 75 per cento dei contribuenti compila la propria dichiarazione fiscale online.
- Nel 2021, il 40 per cento degli intervistati ha ordinato elettronicamente un estratto del casellario giudiziale o un estratto del registro delle esecuzioni. Nel 2018 questa cifra era inferiore al 30 per cento.
- La maggior richiesta dei cittadini intervistati riguarda la possibilità di ottenere online il certificato di domicilio (52 %). Attualmente, solo il 31 per cento degli intervistati richiede il certificato di domicilio via Internet, nonostante il 70 per cento delle autorità competenti offra questa possibilità. Come dimostrato dallo studio, molti dei servizi elettronici forniti dalle autorità non sono conosciuti o non sono semplici da trovare.
Aumentano le esigenze degli utenti nei confronti dei servizi digitali delle autorità
Oltre la metà dei cittadini e delle aziende intervistati (rispettivamente il 64 % e il 73 %) si ritiene perlopiù soddisfatta dei servizi elettronici. Una cifra tuttavia inferiore di due punti percentuali rispetto al 2018.
Gli utenti dei servizi digitali delle autorità si aspettano dal settore pubblico le stesse caratteristiche del settore privato, ovvero intuitività, mobilità e accessibilità (ad es. acquisti online, e-banking). Il 52 per cento degli intervistati (cittadini) si dichiara indifferente alle modalità di accesso dei servizi online, purché facili e veloci. Circa un terzo degli intervistati desidererebbe ad esempio un portale nazionale centralizzato che offra in una soluzione unica i servizi elettronici delle autorità (Confederazione, Cantoni e comuni). Inoltre, gli intervistati vorrebbero gestire più frequentemente i servizi elettronici su dispositivi mobili.
Grande importanza al diritto di accesso ai dati, nonostante poco utilizzato
Con il crescente volume di dati raccolti dalle imprese private e dalle autorità, la trasparenza e la consapevolezza riguardo ai dati memorizzati stanno diventando di fondamentale importanza. Tuttavia, solo una persona su dieci ha fatto valere il proprio diritto di consultazione dei dati. La grande fiducia verso le autorità pubbliche per quanto riguarda la tutela della personalità e dei dati personali, la mancanza di interesse e di presa di conoscenza sono le ragioni principali per la mancata richiesta di consultazione dei dati, la cui procedura, secondo gli intervistati, dovrebbe essere semplice, standardizzata e, se possibile, digitale.
Lo sviluppo è frenato dalla mancanza di basi legali
Attualmente, le basi legali per una comunicazione digitale con le autorità pubbliche senza discontinuità dei sistemi di trasmissione non sono disponibili su tutto il territorio nazionale. Nel 20 per cento dei Cantoni esistono basi legali per determinati servizi o prestazioni, solo il 28 per cento degli stessi può vantare una base giuridica completa. La maggior parte dei Cantoni ha progetti legislativi già in corso a tal riguardo.
Sullo Studio
L’organizzazione Amministrazione digitale Svizzera (ADS), in collaborazione con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), ha presentato lo studio nazionale sul Governo elettronico 2022. La terza edizione dello studio informa sull’offerta e sull’utilizzazione dei servizi elettronici in Svizzera. Nell’autunno 2021, sono stati intervistati cittadini, aziende e amministrazioni pubbliche svizzere (complessivamente circa 5000 persone).